Progetto

Questo sito web è stato realizzato nell'ambito del progetto "L'eredità di Giorgio Nebbia. Digital library, didattica, ricerca", finanziato dal Ministero dell'Università e della Ricerca (Decreto Direttoriale n.1662 del 22 ottobre 2020), che ha previsto anche altre attività strettamente correlate tra loro: laboratori didattici per le classi scolastiche,  l'organizzazione di un convegno sulla figura di Giorgio Nebbia e sulla sua opera di divulgazione, tenutosi a Brescia il 16 settembre 2022, un ciclo di incontri sul tema della connessione tra scienza, tecnica e ambiente, tenutosi a Torino presso il Centro studi “Sereno Regis” il 24 settembre 2022.

Con la realizzazione di una digital library specializzata sul tema della storia dell’ambiente e dell’ambientalismo scientifico la Fondazione Micheletti intende affrontare le più urgenti questioni poste dal recupero e dall'acquisizione dell'archivio digitale di Giorgio Nebbia. In effetti, sempre grazie all'imprescindibile e generosa collaborazione di Mario Nebbia, nel 2020 ha avuto luogo il versamento di quelli che Giorgio Nebbia aveva definito gli "Scripta minima", cioè dei propri scritti conservati in formato digitale. Questi file - generalmente in formato .pdf e in qualche caso in formato .doc o .jpg - avevano due provenienze: scritti precedenti all'adozione del computer, acquisiti facendo scansioni dalle copie cartacee, o scritti redatti direttamente al computer archiviati nel momento della loro redazione e classificati con un codice progressivo e con l'indicazione del luogo di pubblicazione o dell'occasione in cui erano stati letti.

Giorgio Nebbia teneva parallelamente un database completo di tutti i propri scritti sin dal 1948 che si interrompe con l'ultimo scritto pubblicato, nel gennaio 2019: da un confronto tra database e archivio degli "Scripta minima" è emerso che oltre la metà della sua ampia produzione di scritti è conservata in full text ed è ora in possesso della Fondazione Micheletti. La sistematicità di Giorgio Nebbia nel conservare e classificare la propria produzione scritta in forma digitale ha permesso quindi l'acquisizione di uno straordinario patrimonio, non solo molto ricco, ma già in larga parte ordinato e che è quindi possibile utilizzare e mettere a disposizione.

A tal fine sono state individuate due priorità. La prima è consistita nel razionalizzare il database, controllando accuratamente tutti gli items e omogeneizzando i contenuti in modo tale che riflettesse nel migliore dei modi la produzione di Giorgio Nebbia e fosse più facilmente utilizzabile. La seconda è stata quello di continuare a verificare i materiali contenuti negli hard disk dello stesso Giorgio Nebbia per capire se contenessero materiali ulteriori, diversi dagli articoli e dai testi di letture, che fossero di interesse pubblico e/o che potessero contribuire a far luce sulla sua figura e sul contributo da lui dato al dibattito culturale e politico nazionale.

Parallelamente, si è trattato di lavorare su tali fonti in modo da estrarre contenuti che fossero adatti ai tempi e alle forme della didattica scolastica o che potessero essere utili per far conoscere l’opera di Giorgio Nebbia a chi non abbia avuto modo di ascoltare o leggere le sue parole. La restituzione dei materiali già acquisiti è stata quindi integrata da un lavoro volto a facilitare un uso didattico e pubblico dell’opera di Giorgio Nebbia – quell'enorme lavoro svolto nel corso di quasi settant’anni con un’audience eccezionalmente vasta e varia. Tale lavoro è stato motivato in effetti, oltre che dall'importanza scientifica e culturale della figura di Giorgio Nebbia, anche dalla sua formidabile vocazione per la divulgazione scientifica e, da un certo periodo in poi, a una divulgazione scientifica orientata alla sostenibilità. Va sottolineata la qualità di tale divulgazione: stile esemplare, originalità costruttiva, temi di frontiera, ampiezza di visione, nesso forte tra saperi e pratiche. La mole di materiali conservati dalla Fondazione riflette magnificamente questa vocazione e i suoi esiti.